- 011 921 201 5
- 366 345 541 8
- studiorizzo.riccardo@libero.it
- Lun - Gio : 9.00 - 19.00 | Sab : 8.30 - 13.00
Denti del giudizio o canini inclusi, granulomi, cisti, difficoltà di masticazione ma anche necessità di preparare il paziente a una seduta di implantologia: le cause di un intervento di chirurgia orale sono numerose. Grazie all’uso della tecnologia e a qualche accorgimento post operatorio, però, sedersi sulla poltrona del dentista fa sempre meno paura.
Vediamo più da vicino gli aspetti principali della chirurgia orale.
La chirurgia orale, conosciuta anche come chirurgia odontostomatologica, è una branca dell’odontoiatria che riguarda gli interventi eseguibili all’interno del cavo orale per risolvere numerose problematiche.
Chirurgia estrattiva
È possibile che alcuni denti non riescano ad erompere e rimangano sommersi nella gengiva o nell’osso. Questo fa si che il dente, in molti casi, cresca in una direzione sbagliata.
Questa condizione riguarda soprattutto denti del giudizio e canini.
Chirurgia implantare
Attraverso l’inserimento di viti inserite nell’osso della mandibola o della mascella è possibile ricostituire l’integrità di intere arcate o singoli denti, ripristinando così la funzionalità masticatoria e fonatoria del paziente.
Chirurgia endodontica
Succede che l’apice della radice del dente si infiammi: in questi casi è necessario procedere all’apicectomia, cioè all’asportazione del granuloma o della cisti che causano il disturbo.
La radice viene poi otturata dall’apice.
L’intervento può rendersi necessario quando:
Chirurgia ricostruttiva
Si ricorre a questo tipo di chirurgia quando è necessario ricostruire una parte di osso mandibolare o mascellare, soprattutto in vista dell’inserimento di impianti dentali, del rialzo del seno mascellare o dell’innesto di tessuti molli.
È possibile che la ricostruzione si renda necessaria anche nei casi in cui l’osso è stato danneggiato da vecchi impianti ormai superati o inseriti in modo scorretto.
Per la ricostruzione si può utilizzare del tessuto osseo appartenente al paziente stesso oppure degli innesti sintetici biocompatibili.
Chirurgia per asportazione di tumore
Se il tumore del cavo orale non è individuato in tempo utile per iniziare una cura con radioterapia o chemioterapia, il dentista dovrà procedere a un intervento per la rimozione del tessuto malato.
È possibile che la ricostruzione si renda necessaria anche nei casi in cui l’osso è stato danneggiato da vecchi impianti ormai superati o inseriti in modo scorretto.
Per la ricostruzione si può utilizzare del tessuto osseo appartenente al paziente stesso oppure degli innesti sintetici biocompatibili.
I motivi per cui più spesso i bambini sono sottoposti a chirurgia orale sono canini e denti del giudizio inclusi o ipertrofie delle gengive.
È anche possibile che i denti decidui, cioè i denti da latte, non cadano spontaneamente: in questo caso, la chirurgia estrattiva consente ai denti definitivi di erompere correttamente.
Spesso gli interventi chirurgici sui bambini pongono maggiori sfide per l’anatomia più piccola, la presenza di dentizione mista e, non ultima…la difficoltà di ottenere la fiducia del piccolo paziente!
Proprio per questo, se la situazione non è grave e non ci sono rischi per la salute del bambino, il dentista può considerare di rimandare l’intervento.
In caso non fosse possibile rinviare, per tranquillizzare un bambino emotivo è possibile ricorrere alla sedazione cosciente con il protossido d’azoto. Si tratta di una prassi senza controindicazioni che si può usare dai sei anni in su. I suoi vantaggi: riduce il senso del trascorrere del tempo, rende il bambino meno irrequieto, toglie ansia e nervosismo.
Attenzione però: il ricorso alla sedazione cosciente non deve essere indiscriminato! Il primo dovere di un dentista, infatti, è creare un ambiente rilassante, rassicurare il bambino e metterlo a suo agio. E l’équipe di professionisti del nostro studio dentistico di Ciriè sa fare proprio questo!
Microscopio operatorio e tecnologia laser stanno sempre più affiancando il lavoro del dentista per offrire al paziente un’esperienza chirurgica minimamente invasiva.
Vediamoli più da vicino.
Microscopio operatorio
É uno strumento che consente al dentista di ingrandire e illuminare l’area in cui si trova il dente da operare, offrendo quindi maggiore precisione nell’incisione, soprattutto in zone difficili da raggiungere (ad esempio il dente del giudizio dell’arcata superiore o i denti posteriori).
Una maggiore accuratezza permette anche di non danneggiare i nervi o i seni paranasali adiacenti al dente sottoposto a intervento.
Un grande vantaggio offerto dal microscopio operatorio è la visione stereoscopica: il dentista, cioè, può vedere l’immagine con entrambi gli occhi e valutare meglio le dimensioni di ciò che sta osservando.
A intervento concluso, il microscopio permette anche di controllare che tutti i frammenti siano stati correttamente rimossi.
Tecnologia laser
L’utilizzo del laser consente di eseguire interventi minimamente invasivi, perché non danneggia i tessuti circostanti e, nella maggior parte dei casi, non rende necessari i punti di sutura.
Le incisioni con il laser, infatti, sono di piccole dimensioni, non causano sanguinamento e spesso rendono superfluo l’anestetico iniettabile.
Come comportarsi dopo la chirurgia orale?
Il dentista vi darà tutte le informazioni necessarie, ma ci sono alcune linee guida sempre valide a garantire un buon decorso post operatorio.
Eccone alcune:
Se il dolore o il gonfiore non dovessero scomparire o per qualunque domanda, mettetevi in contatto con il dentista che ha eseguito l’intervento e, soprattutto, non ricorrete mai al fai da te!